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L’olio d’oliva è un alimento prezioso che accompagna l’uomo da millenni. Utilizzato non solo in cucina, ma anche in ambito cosmetico, medico e religioso, ha una storia affascinante e numerose peculiarità che lo rendono unico. L’olio d’oliva ha una storia antichissima che risale a oltre 6.000 anni fa.
Le prime testimonianze della sua produzione provengono dalla Mesopotamia e dall’area del Mediterraneo orientale, in particolare dalla Siria e dalla Palestina. Gli antichi Egizi lo usavano per la cura della pelle e per l’illuminazione, mentre i Greci e i Romani lo consideravano un elemento sacro, utilizzato nei riti religiosi e nelle competizioni sportive. Contrariamente a quanto si possa pensare, il paese che produce la maggior quantità di olio d’oliva non è l’Italia, bensì la Spagna.
Con oltre il 40% della produzione mondiale, la Spagna domina il mercato globale, seguita da Italia e Grecia. La regione dell’Andalusia, in particolare, è famosa per le sue sterminate distese di ulivi.
Uno degli ulivi più antichi ancora in vita si trova a Vouves, sull’isola di Creta, in Grecia. Si stima che abbia oltre 3.000 anni e continua a produrre olive ancora oggi. Questo albero secolare è diventato un simbolo di resistenza e longevità, tanto da essere tutelato come patrimonio naturale.
La NASA ha incluso l’olio d’oliva tra gli alimenti destinati agli astronauti nelle missioni spaziali. Grazie alle sue eccellenti proprietà nutritive e ai grassi salutari, è considerato un alimento ideale per le lunghe permanenze nello spazio. L’olio d’oliva è stato portato anche sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS), contribuendo a migliorare la dieta degli astronauti.
Non tutto l’olio d’oliva che si trova in commercio è autentico. Il mercato dell’olio d’oliva è spesso soggetto a frodi alimentari: alcuni prodotti vengono miscelati con oli di qualità inferiore o addirittura con oli di semi. Per riconoscere un vero olio extravergine di oliva, è importante verificare l’origine, il processo di estrazione a freddo e le certificazioni di qualità.
L’olio d’oliva più pregiato e costoso al mondo proviene dalla Grecia e si chiama “Lambda”. Prodotto con olive raccolte a mano e lavorate con metodi esclusivi, può arrivare a costare oltre 200 euro al litro. Un altro olio molto costoso è il “E-La-Won”, sempre greco, che viene venduto in bottiglie d’oro e può raggiungere prezzi ancora più alti.
Già nell’antichità, l’olio d’oliva veniva utilizzato come prodotto di bellezza
. Cleopatra lo usava per mantenere la pelle morbida, e gli atleti greci si ungevano il corpo con esso prima delle competizioni per migliorare l’elasticità muscolare. Oggi, l’olio d’oliva è un ingrediente comune in cosmetici, saponi e maschere per capelli.
Non tutti gli oli d’oliva hanno lo stesso sapore. Il gusto dipende dalla varietà di olive utilizzata, dal clima e dal metodo di produzione. Alcuni oli hanno un sapore fruttato e leggermente piccante, mentre altri sono più dolci e delicati. Le varietà di olive più comuni includono l’Arbequina (Spagna), la Koroneiki (Grecia) e la Frantoio (Italia).
L’olio extravergine di oliva è ricco di antiossidanti e acidi grassi monoinsaturi, che contribuiscono a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari. Studi scientifici dimostrano inoltre che sia benefico per il cervello, aiuti a prevenire l’Alzheimer e favorisca la longevità. Inoltre, ha proprietà anti-infiammatorie simili a quelle dell’ibuprofene.
L’olio d’oliva ha un ruolo importante nelle tradizioni religiose. Nell’ebraismo, viene usato nella celebrazione di Hanukkah per ricordare il miracolo dell’olio che bruciò per otto giorni. Nel cristianesimo, è impiegato nei sacramenti, come l’unzione degli infermi e la cresima.
Nell’Islam, l’olivo è menzionato nel Corano come un albero benedetto. L’olio d’oliva non è dunque solo un alimento straordinario, ma un vero e proprio simbolo culturale e storico che attraversa i secoli e le civiltà. Ogni goccia racchiude una storia millenaria, e il suo valore va ben oltre l’uso in cucina: è un elisir di lunga vita, un alleato per la salute e un patrimonio da preservare.
Non resta che gustarlo e apprezzarne ogni sfumatura.